giovedì 7 maggio 2009

Lasciateli lavorare

Dieci anni fa quattro componenti di un’agenzia operante in Vietnam e specializzata nel recupero di oggetti appartenenti al passato vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un ricordo che nessuno può confermare e riuscite a trovarli, allora potete ingaggiare i famosi CanidaRiporto.

Lasciateli lavorare

Un mese di assenza. Sarà passato inosservato? Spero proprio di no, perché noi quest’ultimo mese ce lo ricorderemo per un bel pezzo. Abbiamo avuto la polizia alle calcagna, gli agenti del fisco alla porta, i vicini di casa alla finestra, le teste di cuoio sul retro, i venditori di enciclopedie al citofono, i cecchini sul tetto di fronte e come se non bastasse è venuta a trovarci mia madre con l’aspirapolvere a tracolla. Una situazione davvero sgradevole, ma cosa potevamo fare?Consegnarci alle autorità? Cercare lo scontrino della pizza? Aprire il cancello e comprare un’enciclopedia? No dai, non scherziamo, abbiamo fatto quello che ogni persona (pardon, cane) armato di buon senso avrebbe fatto, ovvero: invocare l’aiuto di un supereroe.

Quindi, abbiamo diffuso nell’etere il nostro grido (pardon, ululato) di aiuto e atteso tra le grinfie dei nostri potenziali carnefici che arrivasse uno dei tanti uomini in costume sulla piazza. Che ne so, l’Uomo Ragno per esempio, oppure Superman toh! Sarebbe andata di lusso con Wonder Woman (anche gli occhi vogliono la sua parte). E invece, chi ti arriva? Ralph Supermaxieroe! Ve lo ricordate? Ma sì, l’insegnante Ralph Hinkley, colui che in un giorno di immensa fortuna (o sfortuna?) riceve da dei fantomatici alieni uno stupendo costume rosso in grado di conferirgli poteri sovraumani. Peccato che perda il libretto di istruzioni e non riesca ad imparare ad usarlo! Quante botte sulle facciate dei palazzi, quanti atterraggi imbarazzanti, ma siamo proprio sicuri che si possa annoverare nell’albo dei supereroi? Insomma però, utilità zero e va bene, ma simpatia dieci, come non tifare per lui? Anche la comunità europea pare in procinto di riabilitarlo
ai voli intercontinentali.

Fatto sta che il povero Ralph non è riuscito nell’impresa di salvarci e così c’è toccato attendere che calassero le tenebre e accendere il faro sul tetto, sicuri che Bruce Wayne non avrebbe tardato ad arrivare col fido Robin (“fido” mi pare molto appropriato come termine per definire
Robin). Tuttavia, anche in questo caso c’è stata una bella (in senso lato) sorpresa: si sono presentati due tipi che sembravano appena scesi da un carro allegorico! È stato un po’ come vedere uno di quei film dove ci sono quei due finti Bud Spencer e Terence Hill, che tristezza! Ma no, in fondo Adam West e Burt Ward sono stati due splendidi Batman e Robin: atletici, astuti, quasi telepatici tra loro, praticamente imbattibili! Ecco, diciamo solo che li avrei visti più volentieri negli episodi della famosa serie televisiva andata in onda per la prima volta il 12 gennaio del 1966 (chiedere a papà) e che ha imperversato nei palinsesti delle tv di mezzo mondo per almeno tre decenni. Come non ricordare i “Bam”, i “Pop”, gli “Zam”, gli “Zack” in sovrimpressione durante le scazzottate? Come dimenticarsi della favolosa “Bat-mobile” o della
comodissima “Bat-ricetrasmittente”? E dove li vogliamo mettere i cattivissimi Joker e Penguin? In galera ovviamente, ma cosa dire di noi, giunti a questo punto? Ci sono toccati due attori con tanta buona volontà, tutto qui.

Allora, visto che le cose andavano per le lunghe, ho deciso di prendere il gatto per la coda (quanto mi piace!) e fare una telefonata ad un amico: Andrew Clements. Come sarebbe a dire chi è? Vabbè, non avrà più quattordici anni, ma è pur sempre Il mio amico Ultraman della famosa serie televisiva canadese. A Andrew (Jerry O’Connell per chi non lo sapesse) non serve alcun costume: gli bastano un paio di jeans, una maglietta e il suo sorriso a trentadue denti sbiancato a dovere! Un superbravoragazzo insomma, che come tutti ha per amico un dottoreinventore-chimico e come tutti sa cos’è un raggio fotonico (H725 insegna!): i suoi super poteri arrivano proprio da lì, da un’accidentale esposizione.

Adesso vorrete sapere se è stato lui a salvarci, se alla fine tutto questo via-vai di supereroi dismessi ha avuto qualche effetto. Ebbene, no (L’istinto animale ci ha suggerito di fingerci morti sullo zerbino e così ce la siamo cavata)! Ma vi prego, lasciateli lavorare!

Starring: Has Findanken (star canina super addestrata del Drive-In), Tequila (il cane parlante de “Tequila e Bonetti” doppiato dal mitico Ferruccio Amendola), Lassie (il cane che torna sempre a casa) e Flash (il furbissimo cane di Roscoe Picoltrane, lo sceriffo più demente di
Hazard). Canidariporto@gmail.com

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